Dettagli Recensione

Voto medio 
 
4.0
Cucina 
 
4.0
Servizio 
 
3.0
Ambiente 
 
5.0
Qualità/prezzo 
 
4.0

bello ma.. pensavo meglio

ci sono stato con mia moglie. l'ambiente è molto bello, elegante e accogliente.
un grande punto di forza è il pane fatto in casa, di ottima fattura e varietà.
abbiamo provato il percorso "SORPRESA" e non siamo usciti soddisfatti.
inizia con il suo piatto forte "profumo" sopra descritto. ottimo e bella presentazione.
poi porta un piatto di nome "sicilia" al quale non posso dare la sufficienza. una melanzana cotta con una dadolata di pomodori e bottarga. la melanzana era fredda, brutta a vedersi (scura e piena di semi fastidiosi) e dalla consistenza strana. l'abbinamento con l'acidità dei pomodori è perlomeno da rivedere. la bottarga era troppo poca per dare uno sprint al piatto e non vi era nessuna nota croccante.
proseguiamo con un pane a lievitazione naturale, alici al naturale, pancetta e gelato alla cipolla Tropea. un ottimo piatto, gustoso, ma se devo dire la mia, con una tale varietà di pani e grissini tutti ottimi, non vedo perchè aggiungere un ulteriore pane anche come portata.
arriviamo ai primi:
-spaghettoni artigianali (ottimi) con colatura di alici (le alici le avevamo già mangiate nel piatto precedente) e una crema di scarola (gradevole nel contesto ma poco apprezzabile se assaggiata singolarmente);
-doppi ravioli alla crema di cipolle e genovese (stracotto di manzo e cipolle). un piatto simile l'ho visto da Pinchiorri con altro risultato. erano buoni ma senza alcuna mantecatura o salsa a nappare il tutto si sono asciugati in fretta nel piatto perdendo morbidezza e liquidità.
secondi piatti:
-baccalà confit, granita alla menta e spuma di anguria. lo abbiamo lasciato entrambi. a parte l'abbinamento (degustibus non disputandum est) il baccalà non era cotto in maniera adeguata. la polpa era ancora troppo compatta e quindi stoppacciosa e appiccicosa in bocca. se cotto bene il baccalà deve dividere la polpa e perde il suo grasso. ne ho provato uno da "Caino" cotto in olio a bassa temperatura che si scioglieva in bocca.
-anatra al sale con cannolo di suoi fegatini. ben presentato e gustoso.
poi piccola pasticceria vintage, oro di Napoli (rivisitazione al cucchiaio della Pastiera) e un gelato mantecato al cioccolato con coulis di fragole e croccante alle mandorle. Buono e ben presentato.
vino: abbiamo preso un paio di calici di Cà del bosco prestige brut. non beviamo molto ma la carta dei vini era ben organizzata e varia. i prezzi adeguati.
conto 230 euro. 90 euro a persona per il menu il che mi sembra più che adeguato visto comunque l'impegno e il servizio di buon livello, poi l'aperitivo (onesto) e 24 euro di acqua (8 euro a bottiglia marca Surgiva e non hanno mezze bottiglie) che mi dispiace ma mi sembra uno sproposito. oltretutto nei degustazione solitamente viene contemplata nel prezzo.
conclusioni: non lo sconsiglio perchè comunque lo chef è un grande professionista, la location è bella il servizio comunque è gentile e abbastanza attento e tutto sommato c'è di peggio. ma con una stella e con questi prezzi c'è anche di meglio.

Piatto più apprezzato
"profumo" tartare di gamberi, olio del garda, gelatina al nero + gin tonic.
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