Dettagli Recensione

Voto medio 
 
3.0
Cucina 
 
2.0
Servizio 
 
2.0
Ambiente 
 
5.0
Qualità/prezzo 
 
3.0

Apparenza, ma sostanza?

Bellissima l'ambientazione, di un antico borgo su un pianoro tra i colli sopra Sasso Marconi, si pranza su un ampio terrazzo con piacevole e rilassante vista sul pianoro chiusa da una solitaria chiesa di campagna. Pare strano che un ristorante specializzato in pranzi di nozze faccia trovare il già piccolo parcheggio privato chiuso all'accesso. Per cui ci si ferma difficoltosamente sulla stretta strada.
Buffet prima dell'ingresso lungo un ombreggiato vialetto, con buona varietà di scelte tra salumi locali, scaglie di parmigiano e vari bocconcini fritti. Bene fin qui.
Poi iniziano i guai. Seduti a tavoli ben apparecchiati, ci vediamo servire un (dicasi uno) cucchiaio neanche abbondante di un risotto senza infamie nè lodi. Poi 3/4 ravioli, che hanno fatto un solo breve tuffo nell'acqua calda. E sì che non è difficile cuocere dei ravioli. Con il ripieno ancora duro, non essendo stato amalgamato dal calore dell'acqua.
Un piccolo sformato agli asparagi senza particolari pregi, ed il peggio un piatto di tagliata dura e bruciacchiata, fatto di una quindicina di piccole fette per un tavolo da 10 persone. Passabili le 4 (quattro) patate al forno ed obbligo di richiesta di un piatto extra delle zucchine previste per contorno in quanto, per quanto fossero educati i commensali, a metà giro del tavolo erano già esaurite. Scarso il servizio (con camerieri che non sanno le regole che prevedono che si venga serviti a sinistra) ma non colpa loro il fatto che la sedicente tagliata venga servita su piatti piani, e non in adatte pirofile che conservino meglio il calore, ne tengano un po' di più e possano ospitare un minimo di sughetto che ammorbidisca leggermente la carne secca. Assaggi di formaggi con miele e confettura, alcuni apprezzabili, ma una ricotta assolutamente insipida. Prevista una "cascata di frutta" dispersasi chissà dove. Impossibile dare giudizio sulla torta degli sposi, visto che l'ora ormai tarda (18.30 anche un'ora di intervallo tra un piatto e l'altro. Vabbè che si trattava di un matrimonio...) sono stato costretto a partire.
Mai capitato che dopo un pranzo di nozze, protrattosi pure così a lungo, tornato a casa fossi costretto a mettere sotto i denti qualcosa per riempire i buchi.
Davvero insoddisfacente.

Piatto più apprezzato
Il buffet di antipasti.
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